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Mélanges de l’École française de Rome. Italie et Méditerranée
Una modalità di pagamento delle imposte a Venezia nel xviii secolo: il frumento «per conto di decima»2010 •
Rendiconti della Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti di Napoli, LXXVII, 2014-2015
La civiltà del pane: riflessioni su di un tema di ricerca2016 •
Giovedì 3 settembre 2015, ore 16.45, Palazzo Liviano, Aula S Strategie e pratiche dell’approvvigionamento urbano fra tardo Medioevo ed età moderna Coordinatori: Luca Clerici (università di Padova, ens Paris - umr 8546 Aoroc) Renzo P. Corritore (Università di Pavia) Stefano G. Magni (Università di Roma Tor Vergata), Politica degli approvvigionamenti e controllo del commercio dei cereali nelle città italiane del Trecento: i casi di Firenze, Pisa e Orvieto Renzo P. Corritore (Università di Pavia), Per una visione integrata di annona e mercato nelle città di antico regime. Il caso del mercato dei grani del Broletto nuovo a Milano (1350-1800) Luca Clerici (università di Padova, ens Paris - umr 8546 Aoroc), L’approvvigionamento di una città in età moderna: Vicenza, XVI-XVII secolo Luciano Maffi (Università Cattolica di Milano), Renzo P. Corritore (Università di Pavia), Annona e mercato: una nuova fonte per la storia dei prezzi a Milano (1600-1787)
I monti frumentari nel Regno di Napoli si diffusero soprattutto per contrastare il sistema del contratto alla voce. Questo sistema vessatorio di intralcio allo sviluppo dell'agricoltura era ben noto ai riformatori settecenteschi, anche se tollerato in quanto strumento utile per il povero agricoltore meridionale in mancanza di un credito agrario. Ma se la mancanza di denaro liquido nelle province era visto come il fattore dell'arretratezza del settore primario, solo alcuni osservatori economici dell'epoca individuarono nel credito agrario e nella riforma dei monti frumentari un sistema capace di sottrarre a un nugolo di negozianti poco scrupolosi il dominio della produzione del grano. Essi dunque proponevano soluzioni legate al potenziamento dei monti frumentari o la creazione di istituzioni analoghe che avessero come comune denominatore la possibilità di offrire credito alla produzione a buon mercato. Due di questi, in particolare, sono da ricordare, l’uno più noto, l'altro meno: Giovan Battista Jannucci e Domenico Terlizzi de Feudis. Questi riformatori anticiparono di qualche anno il tentativo del governo borbonico di risollevare le sorti dell'agricoltura del Regno con una serie di provvedimenti, tra cui l'istituzione di un Monte Frumentario nel 1781. Attraverso i dati quantitativi relativi ai monti frumentari nel Regno di Napoli, confrontati con dati relativi alla popolazione e ai chilometri quadrati di ogni provincia meridionale e con altri dati quantitativi, si riesce ad avere una visione completa di queste istituzioni.
Those tax payers who paid the ‘tithe’, from the second half of the 17th century, were able to take advantage of a major tax relief, paying 2/3 of the tax in corn, at a value greater than its value on the market. The retrieval of a file of loose, un-numbered documents, as yet unpublished, conserved in the State Archives in Venice, brings together copies of documents and outlines of charges that were necessary between 1739 and 1740 for the introduction of a new method of payment of the ‘tithe’. The reading of these documents allows the analysis of the method of payment of the corn ‘as payment for the tithe’ from the point of view of the organisation in charge of the collection of the tax and the definition of the regulations, widening in this way the picture offered by the studies of Giuseppe Gullino, which proceed, on the other hand, from the point of view of the taxpayer. From these analyses emerges both a better understanding of the complexity of the primary tax controlled by the Republic, from a technical point of view, and a key to an interpretation of the organisation of society and of the relationship between the punctiliousness and the economic choices of the government.
(intervento alla Giornata di studio «I più antichi testi poetici italiani nel progetto delle 'Chartae Vulgares Antiquiores'», Firenze, Accademia della Crusca, 15 dicembre 2015. Inedito)
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La Maremma al tempo di Arrigo. Società e paesaggio nel Trecento: continuità e trasformazioni, a cura di M. Paperini - I. Del Punta, Suvereto, 2015, pp. 112-119.
La Maremma e la politica degli approvvigionamenti cerealicoli di Pisa nel Trecento.Newsletter Archeologia CISA - Ricerche e Studi
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