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Il pilum è un'arma di cui si è persa la reale memoria con la fine dell'Impero Romano. Nei secoli successivi è stato tramandato un uso mitizzato da errate interpretazioni testuali del tutto sbagliate. La moderna archeologia ne sta restituendo la sua reale consistenza.
P. Fleury, S. Madeleine (eds), Topographie et Urbanisme de la Rome antique (Caen 2022) (Proceedings of the International Conference, Université de Caen Normandie, 11-13 décembre 2019)
Il Tempio della Pace: ricostruzioni e istruzioni per l'uso2022 •
Il catalogo della mostra La Biblioteca Infinita (2014) ha proposto una nuova ricostruzione dell'aula assiale del Tempio della Pace. Accantonando il pronao largo quasi quanto la cella ricostruito da Colini e Gismondi a partire dal 1937, gli autori dei recenti scavi hanno pubblicato due versioni di una nuova planimetria che conferma la presenza di un pronao esastilo, ma con sei colonne molto più vicine rispetto alla ricostruzione precedente. Dunque il pronao si restringerebbe, dando vita a un nuovo esempio di tempio con cella trasversale. Purtroppo si tratta di una ricostruzione da escludere perché contraria ai principi dell'architettura romana: il giunto tra il "nuovo" pronao ed il portico laterale è semplicemente impossibile. In realtà il tempio era ottastilo e aveva la stessa larghezza, dal pronao fino al lato di fondo: la presunta cella più alta e più larga del pronao non ha ragione di esistere, come attestato da diversi dettagli finora ignorati. Nel primo dei quattro punti della mia presentazione ho analizzato la planimetria del Tempio della Pace incisa sulla Forma Urbis e ho messo a confronto la nuova ricostruzione ufficiale con la mia restituzione dell'edificio. Nel secondo punto ho discusso la trasmissione del modello dell'edificio di Vespasiano nelle province occidentali: alcuni santuari, già identificati come "copie" del Tempio della Pace, avevano un'aula assiale compatibile con la mia ricostruzione. Infine - terzo e quarto punto - ho mostrato che il progetto del Tempio della Pace deriva da un sapiente uso della geometria e dell'aritmetica, cioè di figure e numeri, che non si riscontra nella ricostruzione ufficiale. Negli atti del convegno includerò ulteriori osservazioni sull'attico, sulla conformazione dell'aula absidata verso la Via Sacra e sull'impatto del Colosso di Nerone restaurato da Vespasiano.
Versione aggiornata, con illustrazione di tutti gli esemplari noti, della monetazione della zecca attribuita a PALLANUM
Rivista del Gruppo Italiano di Ricerca su "Origene e la tradizione alessandrina" * Journal of the Italian Research Group on "Origen and the Alexandrian Tradition" 27 (2021) Adamantius Rivista del Gruppo Italiano di Ricerca su "Origene e la tradizione alessandrina"
Spilimbergo e la patria del Friuli nel basso medioevo. «Forte d'huomeni et bello d'ornamenti», a cura di M. d'Arcano Grattoni, Milano, Silvana Editoriale
[Spilimbergo] Il duomo e gli altri edifici di culto2013 •
Medieval church architecture of Spililmbergo (Italy): the St. Mary parish church (Duomo) and others ecclesiastical buildings (XIIIth-XIVth century). PROVIDED FOR NON-COMMERCIAL RESEARCH AND EDUCATIONAL USE ONLY. NOT FOR REPRODUCTION OR DISTRIBUTION OR COMMERCIAL USE.
Graeco-Latina Brunensia
Pilumnoe Poploe, interpretazioni e fonti2023 •
Starting from a reflection on the Salian fragment pilumnoe poploe, this work focuses on the use of the pilleus intended as a hat for Salii priests. This investigation was possible thanks to the use of extremely heterogeneous sources, from literary to iconographic ones. The list of sources starts from a passage from Minucius Felix's Octavius. In this apologetic dialogue, the author sharply criticizes the romana religio by targeting some specific priesthoods. These priesthoods include the Salii, who have their own detailed description through a periphrasis in which they are not named but are recognizable. Starting from this passage, we can try to confirm the hypothesis that was already made by Peruzzi (1978), reading the fragment as a pilleatus populus. Alongside other literary sources such as Festus and Vergilius, there are iconographic sources, including, noteworthy in terms of quantity, Salian-themed gems. With the help of this collection of sources, we could provide a solid basis for Peruzzi's hypothesis. The collected sources were divided into two groups. The second one, recognizable by the presence of (?) in the numbering, was isolated in the final part of the research because of the lack of evidence on their Salian origin.
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R. Regoli (ed.), Ercole Consalvi. 250 anni dalla nascita. Atti del Convegno di Roma 8 giugno 2007, (Neoclassico, n. 30 a. 2006), Trieste 2008
Consalvi e i progetti del 1805 per l'area Flaminia a Roma2008 •
Pubblicazione interna Museo Storico dell’Oro Italiano
La “Ruina Montium” di Plinio e la mineria aurifera romana nelle Asturie: osservazioni critiche sulla presunta applicazione a Las Medulas e alle aurifodine della Bessa2020 •
Saggio in volume collettivo (a cura di) Alberto Manco, Francesca De Rosa, Congiuntivo e condizionale. Aspetti teorici e descrittivi - Presa Universitară Clujeană, Cluj‐Napoca
PRIMA CHE SI DICA “CONGIUNTIVO”: IL TEMPS OPÉRATIF DI GUILLAUME E LA DURÉE DI BERGSON2022 •
Atti del XXIII Colloquio dell'Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico
LA PAVIMENTAZIONE DEL FORO DI SAEPINUM – ALTILIA. A PROPOSITO DEI RIVESTIMENTI A LASTRE OMOGENEE2018 •
Jus, ars, philosophia et historia. Festschrift für Johannes Strangas zum 70. Geburtstag, hg. von D. CHARALAMBIS – C. PAPACHARALAMBOUS, Nomos-Sakkoulas
Appunti sulla struttura di Alfenus 6 dig. D.5.1.762017 •
Archeologia Classica, LXII, 2011, pp. 475-487
Contributo alla discussione sul complesso augusteo palatinoPercorsi Agostiniani
Riflessioni su un capitello della Pieve di Mensano (SI)2018 •