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The symposium “The found Christ” took place in Cervignano del Friuli (Udine) on Saturday, December 3, 2005, within the homonymous multi-year project (coord. scient. S. Blason Scarel and P. Casadio) dedicated to the rediscovery of the "Christ of the Countess", a colossal medieval wooden crucifix preserved in the chapel of St. Cross, the gentilitial oratory of the villa Bresciani in Cervignano. The Conference Proceedings are published two years later, enriched by further updates: in the volume the author outlines – for the first time – the history of the residence founded by the noble Bresciani family in Cervignano (the precious 'background' of the ancient sculpture) and he describes the different buildings, the dependencies and the furnishings including his famous 'guest', suggesting again the proposal that he already put forth at the symposium: that it is to be identified with the "Christ of St. Felix", a gigantic wooden crucifix seen in 1570 by the apostolic visitor Bartolomeo of Porcia & Brugnera inside the Basilica of Sts. Felix e Fortunate in Aquileia, at that time still raised although no more flourishing Sabato 3 dicembre 2005 a Cervignano si svolse il convegno “Il Cristo ritrovato”, nell’ambito dell’omonimo progetto pluriennale (coordinamento scientifico: S. Blason Scarel - P. Casadio) dedicato alla riscoperta del “Cristo della Contessa”, il colossale crocifisso ligneo medievale conservato nella cappella di S. Croce, l’oratorio gentilizio della villa Bresciani a Cervignano. A due anni di distanza vede la luce il volume degli atti – arricchito da ulteriori aggiornamenti – al cui interno l’autore per la prima volta delinea le vicende storiche della dimora cervignanese fatta costruire dalla nobile famiglia Bresciani (il prezioso ‘sfondo’ dell’antica scultura) e ne descrive i diversi fabbricati, le pertinenze e l’arredo compreso il suo celebre ‘ospite’, riproponendo la proposta già avanzata durante il convegno: che esso sia da identificare con il “Cristo di San Felice”, il gigantesco crocifisso in legno visto dal visitatore apostolico Bartolomeo di Porcia e Brugnera nel 1570 all’interno della basilica aquileiese dei Santi Felice e Fortunato, all’epoca non più fiorente ma ancora in alzato
«... e tutto prezioso è ciò che offrano gli amici». Miscellanea di studi per Luigi Belloni, a cura di A. Comboni, G. Ieranò e S. La Barbera
«... e tutto prezioso è ciò che offrano gli amici». Miscellanea di studi per Luigi Belloni, a cura di Andrea Comboni, Giorgio Ieranò e Sandro La Barbera2023 •
Questo volume raccoglie, sotto il titolo ricavato dalla chiusa di un idillio teocriteo «ἦ μεγάλα χάρις / δώρῳ σὺν ὀλίγῳ: πάντα δὲ τίματα τὰ πὰρ φίλων» (XXVIII 24-25), i contributi che un gruppo di amici, colleghi e allievi ha voluto offrire a Luigi Belloni in occasione del suo pensionamento, in segno di riconoscenza e affetto. Se la maggior parte dei contributi riguarda la filologia classica e le letterature greca e latina, non mancano interventi che spaziano dalla filosofia alla storia della lingua italiana, dalla filologia romanza alla letteratura contemporanea, dalla paleografia ed epigrafia alla storia della musica e del teatro. Sono presenti contributi di F. Angiò, S. Baggio, N. Bertoletti, M. Cannatà Fera, R. Capelli, A. Cavarzere, A. Comboni, C. Cozzi, E. Franchi, M. Frassoni, D. Frioli, E. Gasperetti, F. Ghia, M. Giangiulio, C. Giunta, G. Ieranò, S. La Barbera, F. Meroi, E. Migliario, L. Morlino, M. Napolitano, A. Palazzo, M.P. Pattoni, S. Pietrini, G. Proietti, M. Rizzante, R. Tosi, O. Vox, S. Zucal.
2022 •
La pianificazione letteraria in Bassani ha una precisa organizzazione razionale nello spazio. Questi spazi progettati di conseguenza creano confini naturali e simbolici. Nella sua opera omnia l’autore oltrepassa quei confini, come in un rito sacro, creando una soglia liturgica e ricevendo l’investitura poetica dalla tradizione. Il saggio propone un’analisi di alcuni luoghi-soglia e di alcuni spazi sacri nella scrittura bassaniana.
Analisi storica, del degrado, dei materiali ed propostadi progetto di restauro della Bigattiera di Villa Roncioni, in provincia di Pisa, opera di Alessandro Gherardesca. Co-authors: Marco Valenti, Fabrizio Morini
La figura del patrizio veneziano Marcantonio Michiel, nel panorama del Rinascimento veneziano della prima metà del Cinquecento, rappresenta una figura d'importanza centrale, poliedrica e variegata, non limitata alla sua fama precipua come fine conoscitore d'arte e autore della Notizia delle opere del disegno. A una vita priva di avvenimenti di nota, fanno da contraltare una fitta rete di relazioni con i principali protagonisti della cultura umanista di Venezia (e non solo), un fine gusto per il collezionismo, e un senso critico sviluppatosi in modo coerente dai primi interessi architettonici, a quelli per le antichità, passando per le osservazioni politiche e diplomatiche. Questa vitalità intellettuale è espressa negli scritti del patrizio, tra cui la Notizia, nostra fonte principale di conoscenza del collezionismo veneto dell'epoca, soprattutto per quanto riguarda la figura di Giorgione. Il documento necessita tuttavia di essere analizzato con attenzione, cogliendone insieme punti di forza e limiti.
Il “mito del Risorgimento” e la sua traduzione nel caso bresciano nei decenni successivi all’unità d’Italia fino alla fine dell’Ottocento. Intervento in occasione di “Primavere italiane. Ciclo di incontri con storici e ricercatori” svoltosi a Brescia il 13 marzo 2012
in "Sapienza Razionalista: l'architettura degli anni '30 nella Città Universitaria", Coordinamento di Jolanda Nigro Covre, M. Carrera et al. (a cura di), pp. 118-121.
Arnaldo Foschini (Roma, 1884 - 1968): Ingresso monumentale2013 •
Appunti sullo spettacolo di Pietro Babina "La leggenda del grande Inquisitore"
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BeeMagazine2022.04 Serianni: ritratto di un maestro2022 •
The multiple lives of pompeii. Surfaces and environments, a cura di G. Cianciolo Cosentino, P. Kastenmeier, K. Wilhelm, pp. 87-95
Villani Pompei, il cantiere storico per l’intervento contemporaneo2020 •
Theatroeideis 2. La città romana e medievale L’immagine della città, la città delle immagini
“Il sito ... è circondato da altri amenissimi colli, che rendono l’aspetto di un molto grande Theatro”: Palladio, Vitruvio, Alicarnasso2018 •
Il faro di Lignano, a cura di C. Dallagiacoma, Lignano Sabbiadoro, Fotocineclub, 2016, pp. 31-55
Il “fanale” di Porto Lignano: note storiche2016 •
Spettri, assenze, memorie. Il fantasma nella letteratura contemporanea - Quaderni del PENS, Università del Salento
Bestiario Durastanti. Fantasmi e presenze allogene ne "La straniera"2022 •
Antonio Bresciani, Del romanticismo italiano
Presentazione di Antonio Bresciani, Del romanticismo italiano2018 •
«Bullettino Senese di Storia Patria»
A proposito di Fabio Bisogni, “Lo specchio della storia anzi la storia allo specchio”2017 •
2015 •
Notizie di Archeologia del Veneto, 1, pp. 99-102
Legnago, Fondo Paviani. Il sito arginato dell’età del Bronzo. Campagna di indagini 2012Appellati nomine lupi. Giornata Internazionale di Studi sull’Hirpinia e gli Hirpini. Napoli, 28 febbraio 2014
Alcune note sul grande «xoanon» della Mefite d’Ansanto2017 •